Milano, 14 Marzo 2019 – InterSystems, leader mondiale del software applicato alla sanità, ha partecipato all’evento Wired Health – Innovazione per la Vita che si è tenuto ieri a Milano. Cesare Guidorzi ci ha accompagnato in una riflessione sull’aumento dell’intelligenza del sistema sanitario, reso possibile dalla convergenza della disponibilità di dati e tecnologie. Attraverso esperienze italiane ed internazionali è stato possibile evidenziare come si stiano radicalmente trasformando le dimensioni cliniche ed economiche nonché il ruolo dei professionisti della salute.
“Abbiamo percorso un viaggio nel futuro della sanità – afferma Cesare Guidorzi, General Manager InterSystems Italia e Malta – Un futuro che è già presente e che dovremmo accogliere per rendere la sanità più efficace, efficiente e soprattutto umana”.
Secondo Bloomberg l’Italia è il quarto Paese al mondo per qualità di assistenza sanitaria, tuttavia se guardiamo i dati di mortalità possiamo notare che nel 2018 in Italia ci sono stati 650.000 decessi, di cui 140.000 evitabili dal sistema sanitario . I cosiddetti eventi avversi che si verificano per almeno un paziente ricoverato su dieci, sono per lo più errori derivanti da una carenza di informazione. Il deficit informativo, grazie alle nuove tecnologie, può essere finalmente colmato. Noi siamo convinti che se aggiungessimo soli 10 euro all’attuale spesa in informatica sanitaria di 22 euro pro-capite avremmo un aumento di circa 5.000 vite umane salvate ogni anno, e risparmi tali da recuperare ampiamente l’investimento. Dunque la condivisione dei dati clinici non solo supporta la somministrazione delle cure ma anche la previsione di rischio e l’identificazione di nuove variabili prognostiche che aiutano gli operatori del settore a migliorare l’erogazione delle cure e salvare più vite.